I Registri Akashici sono un deposito infinito di informazioni che, come un eco, risuonano nell’Universo e nella nostra vita vibrando dentro e intorno a noi.
In essi troviamo traccia di tutti i misteri della nostra esistenza. Le informazioni contenute nei registri possono aiutarci a capire perché alcune cose nella nostra vita si ripetono e come possiamo trovare la forza di cambiarle per migliorare il nostro percorso.
Lavorare con i registri però non è come consultare l’oracolo. Gli Angeli Guardiani dei Registri concederanno al richiedente di ricevere solo le informazioni che è in grado di comprendere nello stato di coscienza in cui si trova al momento della richiesta. Inoltre, passeranno solo le informazioni utili ad uno scopo evolutivo.
Attraverso i registri oltre a conoscere passato, presente e futuro possiamo acquisire la conoscenza della verità terrena e della verità universale.
Il termine akashico deriva dal sanscrito akasa che significa etere/cielo. Nei Registri Akashici si trova ogni vibrazione di pensiero, azione, emozione, interazione che produciamo nel vivere la nostra storia terrena. Spesso ciò che influenza questa esistenza è in realtà accaduto nelle precedenti incarnazioni. Aprire i propri registri personali significa accedere a questa informazione e risanare il misfatto.
Esistono i registri personali di ogni essere e organismo vivente nell’Universo, esistono i registri collettivi che contengono informazioni su popolazioni, stati, regioni e esistono i registri globali dove troviamo tutta la saggezza dell’esistenza, della biologia, della scienza, della fisica quantistica e i principi delle leggi naturali.
Già le più antiche culture come quella fenicia o assiro-babilonese citavano i registri e li utilizzavano come strumento mistico. Ne troviamo traccia anche nel Vecchio e Nuovo Testamento dove vengono citati come “il Libro della Vita”. La tradizione ebraica considera l’Arcangelo Metatron una delle forze angeliche più antiche e attribuisce a lui il compito di tenere traccia di tutte le informazioni nei registri, per questo motivo viene chiamato anche “lo scriba”.
La definizione Registri Akashici è comparsa però a metà del XIX secolo nelle opere di Helena P. Blavatsky, Fondatrice della Società Teosofica. E poi naturalmente grazie a Rudolf Steiner che fu uno dei sostenitori del potere e dell’utilità della consultazione dei registri:
“in questo modo si può vedere negli eventi ciò che non può essere percepito con i sensi […] E’ un fatto noto che questa storia sia scritta in modo diverso rispetto alla storia ordinaria. Si parla di cronache akashiche”.
Il mistico che in assoluto ha lasciato più testimonianze sull’utilità dei registri è stato Edgar Cayce, il profeta dormiente. Durante le sue letture Cayce riusciva ad entrare in quello che Hari Simran nel Sat Guru Charan® definisce “lo Stato di Sogno” durante il quale riceveva risposte alle domande mediche che gli venivano poste. Con questo metodo Edgar Cayce condusse migliaia di letture che lui stesso affermava provenissero dai Registri Akashici.
E’ ormai risaputo che attraverso lo studio del DNA possiamo avere incredibili informazioni riguardo una persona; con una sola cellula scopriamo identità, discendenza, ereditarietà delle malattie e molto altro. Così come il DNA è un registro personale della fisiologia, i Registri Akashici sono il deposito della nostra psiche, della nostra energia. Ogni minima emozione o sentimento che proviamo nel corso della nostra storia personale lascia traccia nei registri.
Qualunque tipo di ricordo, sia bello che brutto, resta inciso quindi in un luogo preciso dell’akasha. Raggiungere questi luoghi del passato può rievocare emozioni indesiderate. L’energia si ferma in quel punto preciso e vibra emozioni e sentimenti; nel caso di un trauma ripetuto, nel luogo possiamo trovare sentimenti di paura e di rabbia. A seconda del tempo, cioè del momento esatto in cui abbiamo vissuto la passata esperienza, quella vibrazione può inconsciamente risuonare in noi.
Mi spiego meglio: se ho vissuto un evento traumatico che ha profondamente cambiato la mia vita, è possibile che inconsapevolmente io resti attaccata a quella vibrazione di paura che si riaccende in me in un giorno preciso dell’anno o in un momento preciso della giornata; avverto quindi quella sensazione ma non sono consapevole del perché la sto provando.
A distanza di anni dalla morte di mio padre, ogni anno nel giorno in cui ha lasciato questa vita, ho continuato a svegliarmi all’ora esatta in cui ho ricevuto la telefonata con cui venivo informata della sua morte. Solo aprendo i miei registri personali e tornando nello spazio-tempo di quell’episodio profondamente doloroso, ho potuto entrare in risonanza con quella vibrazione e riscrivere quel momento preciso della mia esistenza. Una volta fatto questo non mi è più capitato di svegliarmi in quel preciso giorno a quella precisa ora.
Cosa vuol dire tutto questo? Che in qualche modo, sotto la guida di una persona competente, possiamo riscrivere i nostri registri personali e liberarci da ferite e traumi.
A differenza dell’Oriente, dove la teoria della reincarnazione è la base di ogni filosofia e religione, l’Occidente ancora oggi non accetta completamente questa trasmigrazione dell’Anima. Vi sarà certamente capitato di recarvi in un luogo o di incontrare un perfetto sconosciuto e provare per il luogo o la persona una familiarità profonda. Nel suo infinito viaggio attraverso le varie esistenze le Anime si cercano e si rincontrano per risolvere questioni ancora aperte.
Ognuno di noi si reincarna con uno scopo preciso; questa missione è caratterizzata da diverse motivazioni che vengono raggruppate in tre macro-aree. L’Anima quindi si reincarna per:
– Ripetizione karmica
– Compensazione karmica
– Penitenza karmica
La ripetizione karmica è una grande opportunità di crescita quando il desiderio diventa attaccamento. Possiamo attaccarci a persone, cibo, alcol, gioco d’azzardo, sesso, tutte cose che iniziano come piaceri e si trasformano in vere e proprie dipendenze. Molte delle dipendenze dell’attuale vita affondano le loro radici nelle incarnazioni precedenti. Nei nostri registri passati ciò che è rimasto scritto riguardo a questi piaceri è “questo mi rende felice!”. Interrompere questi percorsi è uno scopo karmico importante.
La compensazione karmica nasce invece dal desiderio di muoversi in senso opposto a quello che abbiamo seguito in passate incarnazioni. Se in una precedente incarnazione ho mangiato fino a diventare bulimico è possibile che in questa io rifiuti il cibo. Oppure, se in una precedente vita ho avuto molti uomini e promiscuità sessuale, è possibile che in questa, inconsapevolmente io ricerchi la solitudine e di conseguenza vivo tutte relazioni che non durano a lungo.
La penitenza karmica è semplicemente la nostra energia che ritorna. Che poi è il modo più comune con cui viene rappresentato il karma, una sorta di boomerang che torna sempre a chi lo ha lanciato. Se in passato ho ferito qualcuno è possibile che io decida di tornare per ricevere lo stesso trattamento da quella stessa Anima ma a parti inverse. Questo tipo di karma si riflette spesso nella relazione tra genitori e figli.
Possiamo vivere questi scambi di ruolo più e più volte. Per quanto riguarda il karma è importante prendere consapevolezza del fatto che un giorno sperimenteremo tutto ciò che abbiamo giudicato negativamente. Avere una considerazione negativa degli altri è una negazione del valore della loro anima e questo si contrappone alle intenzioni della nostra Anima che invece riconosce il valore divino in ogni creatura.
Il mio Maestro, Yogi Bhajan, riassumeva tutto questo in una semplice frase: riconosci che l’altro sei tu!
Che si tratti del nostro partner, di nostri amici, dei nostri figli o di ciò che pensiamo di una determinata cultura o razza, tutto resterà inciso nei registri: il modo in cui oggi trattiamo e consideriamo gli altri sarà il modo in cui verremo trattati e considerati noi nelle vite future.
La nostra coscienza è una delle forze più potenti del mondo. Se tendiamo a concentrarci solo su ciò che non va nella nostra vita questo entrerà a far parte dei nostri registri personali e nella creazione della nostra coscienza. Stiamo scrivendo una sceneggiatura ben precisa che diventerà il film della nostra prossima vita.
Le vibrazioni delle nostre sensazioni e dei nostri pensieri sono connesse. Se inseriamo amore, proiettiamo successo, autostima nella nostra vita attuale, tutto questo tornerà a noi in misura maggiore.
Provate a pensarci durante la giornata, nel momento in cui una sensazione, un’emozione, un sentimento negativo vi assale ricordate che lo state scrivendo nella vostra sceneggiatura e in futuro allo stesso punto del film reagirete nello stesso modo. Poi con questa consapevolezza fermatevi un momento e rivivete dentro di voi l’attimo appena trascorso e riscrivete immediatamente quella pagina dei vostri registri.
Ricordate: siamo sempre liberi di reinventarci!