(Hopkinsville, 18 marzo 1877 – Virginia Beach, 3 gennaio 1945)
Nel post Gli Angeli Antichi, si fa riferimento alle letture di Edgar Cayce. Chiunque abbia a che fare con studi, seri, di discipline olistiche o di angelologia non può non essersi imbattuto almeno una volta nei suoi libri.
Edgar Cayce è stato il Sensitivo più documentato di tutti i tempi ed è considerato il Padre della medicina olistica. Veniva chiamato – il Profeta dormiente -; quando qualcuno andava da lui per ricevere aiuto Cayce si sdraiava, meditava, pregava fino a cadere in uno stato di sonno simile ad una trance.
La storia delle sue esperienze straordinarie e personali con gli Angeli è un passo importante per comprendere le esperienze angeliche nella nostra vita e nell’evoluzione dell’umanità.
Fin dalla sua infanzia Cayce fu in grado di “vedere” delle cose. Era in grado di leggere l’aura, l’energia vitale che vibra intorno al nostro corpo fisico, percependone sfumature e colore. Probabilmente questo dono gli era stato trasmesso per via materna visto che anche la mamma di Cayce era in grado di “vedere”. Quando era bambino Cayce aveva come compagni di giochi gli esseri elementari, e spesso quando arrivavano per giocare con lui era proprio sua mamma ad avvertirlo della loro presenza.
Edgar Cayce amava leggere la bibbia cosa che si era promesso di ripetere almeno una volta ogni anno della sua vita. Un giorno d’estate, all’età di tredici anni, mentre era immerso nella rilettura nel suo posto preferito nel bosco, gli apparve una figura, la più bella e luminosa che avesse mai visto. Passato un primo momento in cui non riuscì a parlare e muoversi, capì che quello che gli stava davanti era il suo Angelo. Cayce chiese all’Angelo di poter essere utile agli altri, specialmente ai bambini ammalati.
In quel periodo Edgar non andava bene a scuola e la maestra si lamentava del suo rendimento. Così i suoi genitori lo costrinsero a dedicarsi allo studio e ai compiti in modo più impegnativo. Un pomeriggio dopo ore e ore in cui ripassava senza successo sentì una voce che gli diceva di dormire un po’ suoi libri. Edgar lo fece e quando si risvegliò sapeva perfettamente la lezione che non era riuscito ad imparare! Da quel momento in poi il rendimento scolastico di Edgar migliorò, la sua capacità di apprendere dormendo sopra ai libri lo aiutò in ogni materia.
All’età di ventiquattro anni Cayce perse la voce. Malgrado si fosse sottoposto a visite mediche non si riusciva a capire il problema anche perché da un punto di vista organico non era stato riscontrato niente di anomalo. Così, come ultimo tentativo, Cayce accettò di sottoporsi all’ipnosi. Durante la seduta, una volta entrato nel sonno ipnotico, gli venne chiesto di dire cosa non andava in lui. Edgar non solo cominciò a parlare ma spiegò esattamente dov’era il problema. Una volta svegliato dall’ipnosi non ricordava nulla di ciò che aveva detto.
Dopo questo evento eccezionale gli venne chiesto di provare a fare lo stesso sugli altri. I messaggi che Cayce dava nello stato di sonno vennero chiamati “letture” e molti medici iniziarono a sottoporgli i loro casi più difficili. Dopo aver fatto letture sulla salute della gente per ventitré anni, si scoprì che Edgar era in grado di leggere qualsiasi cosa. Così iniziarono a chiedergli informazioni sulla natura di Dio, su Angeli e Arcangeli, sul destino della Terra.
Ma chi erano di preciso i “noi” a cui Cayce si riferiva durante le letture?
La mente conscia di Cayce sembrava attingere alla mente e alla memoria dell’Universo fornendo informazioni sui millenni passati, sugli anni persi di Gesù e la storia della Terra. Quel “noi” non si riferiva quindi necessariamente a entità o persone ma ad una serie di forze. Non c’era limite alle domande a cui Cayce poteva rispondere, tuttavia, l’esattezza delle letture dipendeva molto dalle intenzioni di chi chiedeva informazioni. Se il richiedente era scettico o dubbioso oppure se cercava risposte solo per soddisfare la sua curiosità, le risposte che arrivavano erano inesatte o vaghe. Al contrario se il richiedente era spinto da intenzioni sincere allora non c’era limite alle conoscenze spirituali a cui Cayce attingeva.
Durante la sua vita Edgar Cayce fece 14.000 letture!